Accertamento, riscossione e contenzioso
14 Aprile 2025
È stato firmato giovedì 11.04.2025 il protocollo d’intesa che disciplina le regole che gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili dovranno osservare per essere iscritti nell’albo dei certificatori del Tax control framework (Tcf).
L’accordo è stato siglato dai presidenti del Consiglio nazione forense, del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate e dal direttore del Dipartimento delle Finanze.
In sintesi, la possibilità di certificare è subordinata a una formazione di durata massima di 80 ore in materia di controllo interno, gestione dei rischi, principi contabili e diritto tributario, al quale seguirà un esame con successiva attestazione di frequenza e superamento. Sono anche previsti esoneri parziali o totali, modulati in base all’esperienza professionale acquisita o al percorso in ambito accademico.
Di seguito lo stralcio delle dichiarazioni rilasciate dai firmatari.
«Il protocollo – nota congiunta CNF e CNDCEC – stabilisce che la conclusione di ciascun percorso formativo e il superamento di un successivo test di valutazione è attestato, per i rispettivi iscritti, dai due Consigli nazionali. Le modalità di svolgimento dei corsi di formazione e dei test di valutazione sono indicate dal Cnf e dal Consiglio nazionale dei commercialisti di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate».
Il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo afferma che «Si tratta di un importante passo in avanti che va nella direzione di consolidare il rapporto di fiducia tra l’Amministrazione finanziaria e le grandi imprese, valorizzando la corretta gestione del rischio fiscale. Il protocollo contribuisce a rafforzare quel modello di collaborazione preventiva che rappresenta una leva fondamentale per migliorare il clima di compliance e aumentare la certezza del diritto. In un contesto economico complesso dobbiamo continuare a promuovere strumenti di semplificazione nel rispetto dei reciproci ruoli e con un approccio improntato alla responsabilità condivisa».
Il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, ha dichiarato che «L’accordo è un passo significativo nel processo di attuazione del regime di adempimento collaborativo. Il coinvolgimento degli avvocati nella certificazione dei sistemi di controllo del rischio fiscale rappresenta un riconoscimento del ruolo centrale delle professioni ordinistiche nel rapporto tra i cittadini, il sistema imprenditoriale ed economico e lo Stato. Il protocollo definisce in modo chiaro le modalità di accesso all’elenco dei certificatori, introducendo requisiti rigorosi di competenza e continuità professionale, nonché un percorso formativo strutturato e qualificante. In tal modo, si garantisce l’elevato livello di preparazione e l’indipendenza necessari per assicurare la qualità della certificazione e la solidità del sistema».
Dello stesso tenore il parere del presidente dei commercialisti: «Con questo protocollo prende finalmente il via il percorso che porterà alla creazione degli elenchi dei colleghi abilitati a questa delicatissima funzione. L’esclusiva attribuita ai soli commercialisti e avvocati in questa materia è la certificazione della fiducia riposta dal legislatore nelle competenze delle nostre due professioni. Si tratta di un’esclusiva importantissima, che ci carica di una grande responsabilità nei confronti del sistema imprenditoriale ed economico del nostro Paese, alla cui tenuta lavoreremo come sempre con serietà e affidabilità».