A più di un anno dall’approvazione delle norme che disciplinano le nuove analisi di rischio contenute nell’art. 2 D.Lgs. 13/2024, non risulta ancora emanato il regolamento del Ministro dell’Economia e delle Finanze che, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, deve definire le specifiche limitazioni e le modalità di esercizio dei diritti previsti nel regolamento (UE) 2016/679 nonché le misure adeguate a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati.
La necessità di questa regolamentazione attuativa è prevista, nero su bianco, proprio dal citato art. 2, c. 4 D.Lgs. 13/2024.
Com’è facile comprendere siamo di fronte ad una carenza molto delicata soprattutto a causa del fatto che la suddetta disposizione normativa prevede la possibilità di limitare, anche se con esclusivo riferimento alle attività di analisi del rischio condotte dall’Agenzia delle Entrate, d’intesa con il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, i diritti degli interessati dal Regolamento (UE) 2016/679.
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