Consulenza aziendale, commerciale e marketing
25 Ottobre 2025
Bisogna preferire la qualità alla quantità: è meglio preferire la specializzazione in un determinato ambito, all’aggiungere nuovi prodotti o presidiare mercati diversi.
Nel lavoro di consulenza e intermediazione il mercato vede un’offerta piuttosto vasta e la domanda, che fortunatamente non manca, risulta sempre più selettiva. Ogni potenziale cliente si trova di fronte decine di proposte, di prodotti e di servizi, sempre piuttosto simili tra di loro. In questo scenario, distinguersi non significa proporre “tutto ciò che può servire al cliente”.
La tentazione di ampliare continuamente i servizi, aggiungere nuovi prodotti o presidiare mercati diversi è forte. A prima vista sembra una strategia logica: più cose offriamo, più opportunità di vendita potremo cogliere. Strategia assolutamente sbagliata. La cosa che mi stupisce è che, pur conoscendo questo concetto basilare del marketing, siano ancora in tanti i colleghi che ci cascano.
“Inseriamo questo servizio, così riusciamo ad acchiappare anche questa clientela”. Strategia suicida: allargando troppo il raggio d’azione, rischiamo di diluire la nostra identità e il nostro posizionamento. Ai clienti rimane una percezione confusa: ci vedono come “uno dei tanti”, non come la scelta giusta e inevitabile. Ed essendo “uno dei tanti”, parte la battaglia del prezzo.
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