Imposte dirette
25 Settembre 2025
Il Fondo Monetario Internazionale spinge verso l'abolizione del regime forfetario, denunciando disuguaglianze ed elusione, mentre i dati del MEF mostrano una crescita delle partite Iva. Ecco un'analisi del dibattito in corso.
Il regime forfetario è al centro di un acceso dibattito. L’ultimo rapporto del Fondo Monetario Internazionale (FMI) sull’Italia, pubblicato il 29.05.2025, propone una drastica misura: la sua abolizione. La motivazione? Aumentare il gettito fiscale e correggere le distorsioni di un sistema che, secondo il FMI, favorisce l’elusione e crea iniquità.
L’economia italiana ha dimostrato una notevole resilienza in un contesto globale incerto, registrando risultati di finanza pubblica migliori del previsto lo scorso anno, con un avanzo primario dello 0,4% del PIL. Tuttavia, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il Paese deve affrontare sfide significative per garantire una crescita sostenibile.
Il FMI sollecita un consolidamento fiscale più rapido, prevedendo che il tasso di interesse sul debito pubblico supererà la crescita economica. Con l’aumento della spesa per pensioni e sanità dovuto all’invecchiamento demografico, si rende necessario un avanzo primario del 3% del PIL entro il 2027. Per raggiungere questo obiettivo, il FMI consiglia all’Italia di “correggere le distorsioni” del sistema economico, razionalizzando le agevolazioni fiscali inefficienti e abolendo il regime forfetario.
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