Consulenza aziendale, commerciale e marketing
21 Luglio 2025
L'estate è il momento in cui si godono le meritate vacanze, ma è anche il momento che stabilirà se essere costretti ad affannarsi a settembre a scontrarsi con i concorrenti. Oppure, l’opposto: realizzare da subito appuntamenti, proposte e ottimi affari.
Maggio e giugno estremamente caldi hanno anticipato l’estate, ma non solo quella. Da più parti si è sentita la classica frase del cliente che dice al fornitore “Ci risentiamo a settembre!”, tagliando quasi definitivamente la possibilità di proseguire una trattativa e dover prendere una decisione.
Il classico “Ci sentiamo a settembre” è ovviamente una scusa del cliente, per rimandare a … ottobre (o a mai…) il momento di acquistare, o anche solo di avere un incontro di compra-vendita.
Molti ci credono, si adattano e lasciano perdere. Magari anche tu stai pensando: “Finalmente mi rilasso, stacco, vado in vacanza e al lavoro ci penserò poi al mio rientro”. Sarai certo più riposato, ma sai cosa succederà? Quando a settembre lo ricontatterai per un appuntamento, ti scontrerai con questi tragici epiloghi (a parte il primo, estremamente raro):
1. ti riceve e compra. Bene, ovviamente, ma questa casualità alimenta la mentalità di chi vende il “Marketing della speranza” e lo spinge a perpetuare questa insana illusione con tutti i clienti;
2. ti riceve, ma ha già ricevuto altri prima di te e ne ha altrettanti dopo di te. Quindi non decide, aspetta di aver sentito tutti, poi, se non ti ha scartato a priori, dovrai affrontare la battaglia dei prezzi e dei confronti con la concorrenza;
3. al telefono ti dice che non ha tempo: “Guardi siete in tanti, la chiamo io …”. Il Marketing della speranza l’ho già detto?