IVA
18 Giugno 2025
L’Agenzia chiarisce: niente reverse charge Iva per impianti agrivoltaici su terreni agricoli, salvo nesso con edifici.
Con la risposta n. 156/2025, pubblicata il 16.06.2025, l’Agenzia delle Entrate interviene su un tema di grande attualità per il settore agricolo ed energetico: l’applicazione del meccanismo del reverse charge Iva, previsto dall’art. 17, c. 6, lett. a-ter) D.P.R. 633/1972, alle operazioni di acquisto e installazione di impianti agrivoltaici avanzati.
Il caso nasce dall’istanza di un imprenditore agricolo, titolare della ditta individuale Alfa, che intende realizzare un impianto agrivoltaico avanzato su un terreno in conduzione. L’istante, già proprietario di un impianto fotovoltaico integrato su serre per il quale ha applicato il reverse charge, chiede se lo stesso regime Iva possa essere esteso anche agli impianti agrivoltaici installati su terreni agricoli, sia quando i pannelli sono montati su pali a 3 metri d’altezza, sia quando non vi sia alcun collegamento con strutture edilizie.
La posizione del contribuente si fonda sull’assimilazione, per natura e finalità, tra impianti agrivoltaici e fotovoltaici tradizionali, ritenendo che anche per i primi debba trovare applicazione il reverse charge, ossia l’inversione contabile dell’Iva, come previsto dall’art. 17 D.P.R. 633/1972.
L’Agenzia delle Entrate, nel suo parere, richiama innanzitutto le definizioni fornite dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) nelle “Linee guida in materia di Impianti Agrivoltaici” del 27.06.2022.