Società e contratti
28 Giugno 2025
Tra le cause di scioglimento di una società di capitali c’è lo stallo dell’assemblea, ovvero l’impossibilità del suo funzionamento.
L’art. 2484 c.c., rubricato “Cause di scioglimento”, stabilisce le ragioni per cui una società di capitali può cessare. Le cause principali includono il decorso del termine, il raggiungimento o l’impossibilità di raggiungere l’oggetto sociale, l’impossibilità di funzionamento dell’assemblea, la riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale e altre cause previste dall’atto costitutivo o dallo statuto.
Lo scioglimento non comporta l’estinzione immediata della società, ma l’avvio della procedura di liquidazione del patrimonio sociale.
Sul punto, il meccanismo codicistico è bifasico. Nel senso che, a una prima fase, in cui si verifica lo scioglimento della società, segue la nomina del liquidatore. Dal punto di vista topografico, la distinzione si pone fra le norme di cui agli artt. 2484-2486 c.c. e le successive norme di cui agli artt. 2487 c.c., che regolano la nomina del liquidatore.
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