Immobiliare

12 Giugno 2025

Indennità di occupazione con cedolare secca

La gestione fiscale delle somme percepite per l'occupazione “sine titulo” dopo la scadenza contrattuale, tra conferme dell'Agenzia delle Entrate e prassi operative.

La problematica dell’occupazione immobiliare oltre i termini contrattuali rappresenta, nella prassi professionale, una delle questioni più ricorrenti e spesso fonte di significativa incertezza interpretativa. Si tratta di situazioni in cui il conduttore, alla naturale scadenza del rapporto locativo, continua a permanere nell’immobile versando al proprietario un’indennità compensativa (detta “indennità di occupazione”), senza che quest’ultimo attivi immediatamente le procedure di rilascio.

La natura giuridica delle indennità sostitutive assume, in questo contesto, una rilevanza fondamentale ai fini della corretta qualificazione tributaria. L’art. 6 del Tuir stabilisce infatti che le indennità percepite in sostituzione di redditi fondiari mantengono la medesima natura fiscale del reddito sostituito.

Nella casistica comune si osserva come molti proprietari si trovino in una situazione di stallo: da un lato la volontà di recuperare la piena disponibilità dell’immobile, dall’altro la comprensibile esitazione nell’avviare procedure giudiziarie quando il conduttore mantiene regolarmente i pagamenti e promette, sia pure senza precise tempistiche, il futuro rilascio. 

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