Diritto del lavoro e legislazione sociale
28 Aprile 2025
Contributi silenti accreditati presso una delle Gestioni previdenziali amministrate dall’Inps: come recuperarli se insufficienti per il diritto alla pensione?
Il problema dei contributi versati all’Inps che non sono sufficienti a maturare alcun trattamento, meglio noti come contributi silenti, è una questione sempre attuale e costantemente dibattuta: in poche parole, si tratta di versamenti che l’Istituto incamera legittimamente, in quanto potenzialmente utili alla pensione, anche se di fatto non dovessero dar luogo ad alcuna prestazione (Cass. sent. 3613/2002; Corte Cost, sent. 307/1989; Cons. St. sent. 13/2006). Sono invece rimborsabili i contributi non dovuti, versati erroneamente o in eccedenza.
Recuperare quanto versato, a ogni modo, non sempre è impossibile: osserviamo, a tal proposito, alcune possibilità di rendere utili a pensione anche pochi anni di contribuzione.
Riunire i contributi – Laddove l’interessato possieda pochi anni di contributi presso una determinata gestione Inps, ma possieda ulteriore contribuzione presso altre gestioni amministrate dall’Istituto, o presso una Cassa professionale (ad esempio CNPR, Cassa Ragionieri, o CNPADC per i dottori commercialisti, Enpacl per i consulenti del lavoro…), può riunirli per ottenere il diritto a pensione.