IVA
24 Maggio 2025
La risposta all’interpello n. 140/2025 conferma l’aliquota ridotta solo per autori, eredi o legatari. Per tutti gli altri, resta il 22%.
La recente risposta dell’Agenzia delle Entrate all’interpello n. 140/2025 riaccende il dibattito sull’aliquota Iva applicabile alle fotografie qualificate come “oggetti d’arte” quando la cessione avviene da parte di soggetti diversi dagli autori, eredi o legatari. Un tema che, in un mercato dell’arte italiano già penalizzato rispetto ai principali competitor europei, assume un rilievo strategico per gallerie, case d’asta e operatori del settore.
La questione nasce dall’istanza presentata da una società attiva nella produzione e vendita di opere d’arte, tra cui fotografie realizzate da un artista dipendente. Le opere, spesso uniche o in tiratura limitata (mai oltre 30 esemplari), sono firmate, numerate e corredate da certificato di autenticità, come richiesto dall’art. 39 D.L. 41/1995 e dal n. 127-septiesdecies della Tabella A, Parte III, D.P.R. 633/1972. La società chiede se possa applicare l’aliquota Iva ridotta del 10% anche alle fotografie stampate su supporti diversi dalla carta, come vetro, metallo o tessuto, purché rispettino i requisiti oggettivi previsti dalla normativa.