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09 Ottobre 2025
Inaugurato in Germania, Jupiter è il primo supercomputer exascale europeo. Un traguardo che promette progressi per scienza e AI, rafforzando la sovranità tecnologica dell’Unione in un contesto globale competitivo.
Il 5.09.2025 è stato inaugurato in Germania “Jupiter”, il primo supercomputer exascale europeo. Con una capacità di calcolo superiore all’exaflop, pari a un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, rappresenta una pietra miliare per la sovranità digitale dell’Unione Europea. Fino a oggi i supercomputer più potenti erano concentrati negli Stati Uniti e in Cina; con Jupiter l’Europa entra finalmente in questo ristretto club, dotandosi di un’infrastruttura decisiva per ricerca, innovazione e intelligenza artificiale.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il centro di ricerca Jülich, l’azienda francese Eviden e Nvidia. La macchina utilizza processori Grace Hopper e un sistema di raffreddamento a liquido che riduce i consumi energetici. Oltre alla potenza, è stata progettata per la flessibilità: potrà gestire simulazioni scientifiche, addestrare modelli linguistici multimodali e analizzare dataset complessi.
Le applicazioni sono numerose. In campo climatico, Jupiter produrrà modelli ambientali ad alta risoluzione per affrontare il cambiamento climatico e pianificare le risorse naturali. In sanità, supporterà la ricerca su malattie neurodegenerative e la simulazione di farmaci. Nell’industria, aiuterà a ottimizzare processi produttivi, ridurre consumi e sviluppare nuovi materiali. L’attenzione maggiore riguarda però l’intelligenza artificiale: Jupiter potrà addestrare modelli capaci di gestire tutte le lingue europee, riducendo il divario con Stati Uniti e Cina.
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