Imposte dirette
04 Settembre 2025
Al vaglio del Governo la possibilità di intervenire sul “secondo” scaglione Irpef dal 2026, riducendo l’aliquota dal 35% al 33% e allargando la platea dei contribuenti fino a 60.000 euro di reddito.
Prime battute e indiscrezioni sulla legge di Bilancio 2026, che entrerà nel vivo solo alla fine del prossimo mese di ottobre. Al vaglio del Governo la possibilità, per il prossimo periodo d’imposta, di una riduzione dell’aliquota sull’Irpef dal 35 al 33%, attualmente riguardante lo scaglione compreso tra i 28.000 e i 50.000 euro di reddito.
Ancor più interessante, per il ceto medio, risulta essere l’intenzione di “allargare” la platea dei contribuenti ammessi al citato secondo scaglione Irpef, che potrebbe essere incrementato da 50.000 a 60.000 euro di reddito lordo.
L’alleggerimento della pressione fiscale occuperà una buona fetta della Manovra e inciderà per circa 4 miliardi l’anno, a fronte di un risparmio netto, sul singolo contribuente, fino a 1.440 euro l’anno (tabella comparativa).