Società e contratti
20 Marzo 2025
Con l’ordinanza 14.03.2025, n. 6741 la Cassazione ha nuovamente affrontato il tema del leverage cash out, un’operazione finanziaria che consente ai soci di una società di monetizzare le riserve di utili riducendo l’imposizione fiscale.
Il caso analizzato nell’ordinanza della Cassazione n. 6741/2025 ha fornito ulteriori chiarimenti in merito alla necessaria distinzione da operare tra una legittima riorganizzazione aziendale e un’operazione elusiva priva di sostanza economica.
L’operazione esaminata ha riguardato una società per azioni con una consistente riserva straordinaria, formata nel tempo attraverso utili non distribuiti. La compagine sociale era costituita da un gruppo di soci familiari, ciascuno titolare del 27% del capitale, e da altri soggetti estranei al nucleo familiare, detentori del 19% delle quote.
Nel 2010, tutti i soci della società hanno rivalutato le proprie partecipazioni in base alle disposizioni previste dagli artt. 5 e 7 L. 448/2001 e dall’art. 2 D.L. 282/2002, pagando l’imposta sostitutiva prevista e riallineando il valore delle azioni a quello di mercato. Successivamente, i soci di maggioranza hanno costituito una newco (nuova società), alla quale hanno trasferito le proprie quote nella società originaria. Il prezzo della cessione è stato concordato in misura pari al valore rivalutato e il pagamento è stato suddiviso in 2 rate.