Imposte dirette
06 Marzo 2025
I gruppi bancari cooperativi (Bcc) basati su accordi di coesione, generalmente, non rientrano nel perimetro della Global minimum tax (GMT), perché la capogruppo non detiene una partecipazione di controllo nelle singole Bcc, trattandosi invece di entità separate.
Dopo un anno dall’entrata in vigore della Global minimum tax in Italia (D.Lgs. 209/2023) il direttore generale delle Finanze ha emanato le linee guida tramite la direttiva 17.02.2025, pubblicata online sul sito del Dipartimento delle Finanze.
Quali sono le implicazioni generali della Global minimum tax per i gruppi bancari cooperativi – In generale, i gruppi bancari cooperativi non rientrano nel perimetro applicativo della Global minimum tax. Questo perché, nonostante siano caratterizzati da un bilancio consolidato che include le Bcc e la società capogruppo, quest’ultima non detiene una partecipazione di controllo nelle singole Bcc.
Di seguito, i punti chiave da considerare. L’insieme delle banche di credito cooperativo e della società capogruppo non è considerato un’unica entità, e ogni banca (compresa la capogruppo) è considerata separatamente. L’accordo di coesione tra le Bcc e la capogruppo non configura un “Controlling interest” perché, pur comportando il consolidamento linea per linea delle Bcc, non integra il requisito della partecipazione al capitale.