Diritto privato, commerciale e amministrativo

15 Luglio 2025

Ma è vero che di mamme ce n’è una sola?

Una sentenza della Corte Costituzionale dà il via libera alla doppia maternità.

Con una storica sentenza pronunciata lo scorso 22.05.2025, precisamente la n. 68/2025, la Corte Costituzionale ha impresso una chiara direzione sul tema del riconoscimento dei diritti delle coppie omogenitoriali e dei minori nati da procreazione medicalmente assistita (PMA).

Focalizzandosi, infatti, sul principio del “miglior interesse del minore” la Consulta ha stabilito che in caso di nascita da PMA praticata all’estero, il bambino ha diritto di essere riconosciuto come figlio di entrambe le donne che hanno partecipato al progetto genitoriale. Pertanto, anche la cd. “madre intenzionale”, vale a dire colei che non ha partorito ma ha condiviso con la partner la scelta di avere un figlio, potrà essere considerata genitore sin dalla nascita.

Precedentemente, in Italia, solo la madre biologica veniva legalmente riconosciuta, costringendo la madre intenzionale ad intraprendere lunghe e complesse procedure di adozione per veder riconosciuto il proprio ruolo genitoriale.

Nel dichiarare l’incostituzionalità dell’art. 8 L. 40/2004 nella parte in cui non consentiva questo riconoscimento, la Corte ha ravvisato la violazione di ben 3 articoli della nostra Carta:

– l’art. 2 che protegge l’identità personale del minore. Il bambino ha, cioè, diritto ad uno status giuridico stabile e definito, che rifletta la sua realtà sociale ed affettiva, elemento essenziale per la sua crescita e la costruzione della sua personalità;

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