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09 Aprile 2025
Dalla Cina arriva Manus, l’agente AI autonomo che promette di rivoluzionare il settore. Tra entusiasmi e critiche, si apre una nuova sfida globale sull’intelligenza artificiale.
La Cina torna protagonista sulla scena dell’intelligenza artificiale con Manus, un agente AI autonomo sviluppato dalla start-up Monica, parte del gruppo The Butterfly Effect. Il nome, che in latino significa “mano” e “mente”, sintetizza bene l’ambizione del progetto: pensare e agire per raggiungere obiettivi complessi in modo autonomo e continuativo, abbattendo le barriere tra intenzione e realizzazione.
A differenza di chatbot come ChatGPT, che necessitano di prompt specifici per ogni passo, Manus promette un’autonomia operativa superiore. Una volta definito l’obiettivo, è in grado di pianificare una sequenza di attività logiche e coerenti, navigare il web con decine di finestre aperte contemporaneamente, interfacciarsi con API esterne, scrivere codice funzionante e produrre risultati concreti, senza bisogno di interventi umani costanti. Questo approccio lo posiziona come un possibile apripista di una nuova generazione di AI operative.