Paghe e contributi

10 Aprile 2025

NASpI e attività lavorativa autonoma nelle società

Cosa succede alla NASpI nel caso in cui un dipendente intenda diventare socio di una società di persone o di capitali?

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione introdotta dal D.Lgs. 22/2015, destinata ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente l’occupazione. Spetta a chi ha almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni e 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti la cessazione. L’importo è calcolato sulla retribuzione media e si riduce progressivamente dopo il 4° mese. La durata massima è pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni.

L’Inps, con la circolare 23.11.2017, n. 174 e il messaggio 28.04.2022, n. 1800, ha fornito i dettagli sulla compatibilità delle indennità NASpI con alcune tipologie di attività lavorativa e di reddito.

È possibile che un lavoratore voglia intraprendere una nuova attività e far parte di una società. Il lavoratore può diventare amministratore, consigliere o sindaco di una società di capitale oppure diventare il socio di una società di persone o società di capitali.

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