Consulenza aziendale, commerciale e marketing
26 Maggio 2025
Riflessione critica sulla fatica di leggere e capire il mondo odierno, di distinguere le notizie vere da quelle false, di interpretare dati che non sono più ufficiali, ma di parte.
Che fatica distinguere tra finzione e realtà!
Apro il giornale e vedo un capo di Stato vestito da papa. Qualche tempo fa qualcuno con l’aiuto dell’IA trasformava un territorio devastato e martoriato dalla guerra in un paradiso terrestre.
Immagini false si sovrappongono a riprese reali in un periodo dove, tra l’altro, i conflitti ci regalano scene di atrocità vere che potrebbero essere considerate fantasiose in altri tempi, in altri contesti.
Ho una certa età e un po’ di esperienza per saper distinguere, a volte a fatica, le informazioni vere da quelle false, i giochi macabri dalle tragedie contemporanee.
Ma chi ha occhi solo sul cellulare, chi si informa solo nel mondo social dove tutti sembrano giornalisti, reporter, critici o perfino docenti è sufficientemente attrezzato con la propria testa e con i filtri culturali?
Non lo so. Il mio ottimismo mi farebbe propendere per dare fiducia alle giovani generazioni cresciute con nuovi strumenti di relazione che io non conoscevo. Come d’altronde la mia generazione è cresciuta con la televisione che i miei nonni o i miei genitori non si sarebbero mai immaginati di poter vedere. Eppure, questo effluvio di mistificazione di una realtà già difficile da comprendere, a volte, fa temere il peggio.