IVA

23 Agosto 2025

Numerazione fattura elettronica, superato il vincolo cronologico

Con l’introduzione della fattura elettronica è stato superato il parallelismo tra sequenza numerica e ordine cronologico, ma alcuni software persistono in logiche ormai superate.

Da quando il 1.01.2019 è partito l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica, la sequenza numerica e la successione cronologica hanno divorziato. Una delle problematiche più dibattute (e spesso fraintese) riguarda proprio la gestione della numerazione progressiva quando emergono disallineamenti tra il momento dell’operazione e l’effettiva emissione del documento.

Il D.P.R. 26.10.1972, n. 633 all’art. 21, c. 2, lett. b) stabilisce che ogni fattura deve riportare “un numero progressivo che la identifichi in modo univoco”. Quello che molti trascurano è che la norma non impone alcuna correlazione cronologica tra sequenza numerica e date delle operazioni. Il comma 4 dello stesso articolo dispone che l’emissione debba avvenire entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione.

La Circolare 17.06.2019 14/E ha fornito in merito chiarimenti interpretativi di particolare rilevanza. Il documento di prassi precisa che nel tracciato XML la data deve corrispondere a quella dell’operazione (ai fini IVA), mentre il termine di dodici giorni opera esclusivamente per la trasmissione al Sistema di Interscambio.

Emerge così una distinzione fondamentale tra data dell’operazione (da inserire nel campo “Data” del file) e termine per l’adempimento telematico.

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