Diritto del lavoro e legislazione sociale
03 Settembre 2025
Con l’ordinanza 4.08.2025, n. 22567, la Corte di Cassazione torna sul principio secondo cui è vietato reiterare il potere disciplinare su una medesima infrazione, ossia sul c.d. divieto del “ne bis in idem”.
Nel diritto del lavoro, costituisce principio del tutto consolidato quello per cui il potere disciplinare non consenta di essere reiterato, per il medesimo fatto, una volta già esercitato mediante l’applicazione di una sanzione. Ciò vale, peraltro, anche nell’ipotesi in cui la prima sanzione comminata sia minore a quella poi risultata applicabile sulla base di ulteriori circostanze, sopravvenute in un momento successivo.
In altri termini, per via del principio di consunzione del potere disciplinare, un’identica condotta non può essere sanzionata più volte a seguito di una diversa valutazione o configurazione giuridica, intercorsa ex post.
Quanto sopra è ricordato dalla Corte di Cassazione nella recente ordinanza 4.08.2025, n. 22567, utile per rimarcare, una volta ancora, il principio del c.d. “ne bis in idem”, in ambito giuslavoristico disciplinare.
La questione oggetto di decisione, più in particolare, riguarda il licenziamento di una lavoratrice per assenza ingiustificata presso la sede lavorativa ove era stata trasferita al rientro dalle ferie.