Accertamento, riscossione e contenzioso
30 Aprile 2025
La Cassazione apre alla retroattività delle nuove sanzioni tributarie meno afflittive (D.Lgs. 87/2024), rimettendo al giudice di merito il rinvio alla Consulta. Possibile contrasto con il principio del favor rei e giurisprudenza europea.
Al giudice di merito la scelta del rinvio alla Consulta del principio di irretroattività delle nuove e più favorevoli norme previste dal D.Lgs. 14.06.2024, n. 87, di riforma del sistema sanzionatorio. In tal senso l’arresto della sezione tributaria della Corte di Cassazione, reso noto attraverso la sentenza 6.02.2025, n. 2951.
Ambito normativo – Il D.Lgs. 14.06.2024, n. 87 ha previsto l’applicazione delle sanzioni tributarie in misura meno gravosa rispetto al passato; tuttavia, è stata esclusa la possibilità di applicazione del principio del favor rei, in forza del quale al soggetto trasgressore si applica sempre la sanzione più favorevole, ancorché emanata successivamente alla commissione del fatto che integra la violazione. Difatti, ai sensi dell’art. 5 D.Lgs. 87/2024, le nuove modalità di calcolo delle sanzioni contenute agli artt. 2, 3 e 4 si applicano alle violazioni commesse dal 1.09.2024.
Orientamenti di legittimità – La questione riguardante la possibilità di applicare retroattivamente la sanzione meno afflittiva è stata di recente affrontata dalla sezione tributaria della Suprema Corte di Cassazione.