Diritto del lavoro e legislazione sociale
16 Giugno 2025
Dal 24.05.2025 è in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione della sicurezza sul lavoro. Ecco cosa devono fare ora aziende, enti e lavoratori per rispettare obblighi, scadenze e fasi transitorie.
Il 24.05.2025 è entrato ufficialmente in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17.04.2025 sulla formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 119/2025. Il provvedimento ridefinisce in modo organico durata, contenuti e modalità dei corsi formativi, in attuazione dell’art. 37, c. 2 D.Lgs. 81/2008. Con l’entrata in vigore immediata, aziende, enti formativi e lavoratori devono da subito adottare nuove misure operative. Vediamo cosa cambia e, soprattutto, cosa occorre fare ora per essere in regola.
1) Verificare i corsi già in programma – Anche se il nuovo accordo è già in vigore, è prevista una fase transitoria di 12 mesi: fino al 23.05.2026 sarà possibile avviare corsi basati sugli accordi abrogati (come quelli del 2011, 2012 e 2016) e sull’allegato XIV del D.Lgs. 81/2008. Cosa fare ora: confermare i corsi già programmati secondo i vecchi Accordi entro il termine transitorio; riprogrammare o adattare i corsi che partiranno dopo il 23.05.2026, per conformarli ai nuovi standard 2025.
2. Aggiornare la pianificazione formativa aziendale – Con la pubblicazione dell’accordo, partono nuove scadenze per l’adempimento degli obblighi formativi. Di seguito i principali termini da monitorare:
– per datori di lavoro, formazione da concludere entro 24 mesi, quindi entro il 23.05.2027;
– per preposti, aggiornamento entro 12 mesi (cioè 23.05.2026) se l’ultimo aggiornamento risale a più di 2 anni fa;
– per ambienti confinati, nuova formazione da concludere entro 12 mesi;
– per attrezzature nuove (es. carriponte, caricatori), formazione obbligatoria entro 23.05.2026.
Cosa fare ora: rivedere il piano formativo annuale alla luce dei nuovi obblighi; identificare chi deve aggiornare subito la formazione (es. preposti); avviare tempestivamente i percorsi per i lavoratori coinvolti in attività ad alto rischio o con nuove attrezzature.
3. Verificare i crediti formativi pregressi – Il nuovo accordo riconosce la validità dei corsi già conclusi entro il 23.05.2025, se conformi ai nuovi contenuti. In questi casi, resta valido il credito formativo e l’aggiornamento decorre dalla data di fine corso. Cosa fare ora: controllare le date e i programmi dei corsi già svolti; verificare la conformità dei contenuti al nuovo Accordo 2025; predisporre l’aggiornamento quinquennale da calcolare in base all’attestato.
4. Aggiornare enti formativi e documentazione – Gli enti di formazione dovranno adeguarsi alle nuove modalità didattiche e ai contenuti minimi previsti. Le aziende, dal canto loro, dovranno aggiornare il documento di valutazione dei rischi (DVR) con la nuova pianificazione formativa e i registri della formazione e i fascicoli del personale. Cosa fare ora: gli enti accreditati devono rivedere i programmi dei corsi e aggiornare il materiale didattico; le aziende devono verificare la copertura formativa e aggiornare la documentazione obbligatoria.
5. Nuove abrogazioni: attenzione ai riferimenti normativi – Con l’entrata in vigore del nuovo Accordo, sono abrogati tutti i precedenti riferimenti normativi in materia di formazione, tra cui gli Accordi del 2011, 2012 e 2016. Cosa fare ora: evitare l’uso di modelli, contenuti e riferimenti normativi superati; adeguare manuali, procedure e bandi a quanto previsto dal testo 2025.
Un cambio di passo per la cultura della sicurezza – Il nuovo Accordo 2025 rappresenta un importante aggiornamento sistemico nel panorama della sicurezza sul lavoro, puntando a una formazione più mirata, uniforme e aggiornata.
Ma la vera efficacia dipenderà dalla capacità di imprese e formatori di agire subito, pianificando con attenzione questa fase di transizione e mettendo in atto le azioni necessarie entro le scadenze.