Diritto privato, commerciale e amministrativo
18 Ottobre 2025
La successione a titolo particolare nel diritto controverso può giungere a determinare una modifica significativa dei termini della questione originariamente controversa.
La cessione di credito determina la successione a titolo particolare del cessionario nel diritto controverso, cui consegue, ai sensi dell’art. 111 c.p.c., la valida prosecuzione del giudizio tra le parti originarie e la conservazione della legittimazione da parte del cedente, in qualità di sostituto processuale del cessionario, anche in caso d’intervento di quest’ultimo fino alla formale estromissione del primo dal giudizio, attuabile solo con provvedimento giudiziale e previo consenso di tutte le parti (Cass. 22.10.2009, n. 22424).
Di recente, la Suprema Corte ha ribadito che (Cass. Civ., sez. I, 4.03.2024, n. 5728), in tema di cessione dei crediti, l’intervento, anche in grado d’appello, del cessionario, quale successore a titolo particolare nel diritto controverso, nella controversia promossa dal cedente nei confronti del debitore ceduto, postula, a pena di inammissibilità, che vi sia espressa adesione del cedente e che non vi siano contestazioni da parte del debitore ceduto neppure in ordine al verificarsi della cessione stessa, giacché, in caso contrario, si verificherebbe una non consentita e significativa modificazione del petitum e della causa petendi della lite originariamente introdotta.
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