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27 Agosto 2025

Perplexity AI cambia la ricerca normativa e fiscale in studio

Perplexity AI non è solo un motore di ricerca, ma un assistente cognitivo che supporta avvocati e commercialisti nell’analisi normativa, nella sintesi di fonti complesse e nella redazione di documenti tecnici, con rapidità e rigore.

Nell’attuale ecosistema dell’informazione digitale, in cui la quantità di dati disponibili cresce in modo esponenziale, la capacità di distinguere contenuti rilevanti da fonti ridondanti o poco attendibili rappresenta un vero vantaggio competitivo per i professionisti del settore giuridico ed economico. In questo scenario, Perplexity AI si propone come uno strumento evoluto, capace di supportare l’attività quotidiana di commercialisti, avvocati e consulenti aziendali, non solo nella ricerca documentale, ma anche nella costruzione di argomentazioni complesse e nella sintesi operativa di fonti normative articolate.

A differenza dei tradizionali motori di ricerca, Perplexity non si limita a restituire una lista di link, ma produce risposte sintetiche e contestualizzate, corredate da rimandi diretti alle fonti utilizzate. Questa modalità si rivela estremamente utile quando si ha la necessità di elaborare pareri, predisporre relazioni tecniche o verificare l’impatto normativo di una nuova disposizione. Il valore aggiunto risiede nella capacità di accedere, in pochi secondi, a un’informazione selezionata, validata e strutturata in modo coerente con il quesito posto.

Una delle funzionalità più interessanti è rappresentata dalla modalità “Copilot” (strumento on demand), che consente di interagire con l’algoritmo in forma conversazionale, ponendo domande successive sempre più specifiche per raffinare il risultato. Questo approccio iterativo è particolarmente efficace quando il professionista deve analizzare evoluzioni normative, confrontare versioni di un testo di legge, o chiarire i profili applicativi di una disciplina, come ad esempio nel caso del concordato preventivo biennale o del trattamento fiscale delle stock option.

Ulteriore punto di forza è la possibilità di ricercare analogie con casi precedenti o scenari simili già affrontati in ambito dottrinale o giurisprudenziale. Per avvocati e tributaristi, ciò equivale a poter costruire una strategia difensiva ancorata non solo a dati normativi, ma anche a orientamenti consolidati, arricchendo così la qualità dell’elaborazione tecnica.

Le risposte prodotte da Perplexity possono, inoltre, essere facilmente condivise con colleghi o clienti, attraverso link diretti alle fonti o brevi abstract riepilogativi.

Nella prassi professionale, le potenzialità applicative sono molteplici. Un commercialista, ad esempio, può ottenere in tempo reale il quadro fiscale di un’operazione straordinaria, verificando la normativa vigente, eventuali interpelli, prassi amministrative e commenti qualificati. Un avvocato, d’altro canto, può interrogare lo strumento per ottenere una sintesi ragionata su giurisprudenza recente in materia di diritto societario, responsabilità amministrativa o diritto tributario, beneficiando di un primo livello di analisi che dovrà poi essere approfondito in prima persona. Anche nella redazione del bilancio di esercizio, Perplexity rappresenta un valido supporto per approfondire principi contabili OIC, prassi operative e chiarimenti ministeriali, con particolare utilità nella redazione delle note integrative. Pur non sostituendo il rigore della ricerca tradizionale, lo strumento consente un sensibile incremento dell’efficienza operativa, facilitando l’accesso a esempi applicativi e aggiornamenti normativi, e riducendo il rischio di omissioni.

Resta tuttavia fondamentale una verifica critica delle informazioni ottenute, poiché l’AI può incorrere in errori, fraintendimenti normativi o restituire contenuti fuorvianti, potenzialmente pericolosi se utilizzati senza controllo. In un contesto in cui il valore professionale è sempre più legato alla rapidità e alla qualità della risposta, strumenti come Perplexity AI rappresentano un supporto strategico. Per il professionista, ciò significa poter contare su un assistente cognitivo – low budget – capace di orientare il pensiero, filtrare il rumore informativo e trasformare la ricerca in una leva di valore aggiunto.

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