Amministrazione e bilancio

05 Maggio 2025

PMI sostenibili e banche: il dato è la nuova moneta

Nel nuovo scenario economico-finanziario, l’informazione di sostenibilità è diventata una vera e propria moneta di scambio, a prescindere dall’obbligatorietà della rendicontazione. Cosa e come comunicare?

Verso una sostenibilità aziendale realmente comunicabile: premesse, contenuti e metodo – Nel dibattito attuale sulla sostenibilità d’impresa è essenziale chiarire alcuni punti fermi:

– una PMI sostenibile non è un’azienda perfetta. La perfezione, in quanto irrealizzabile, è fuorviante, bensì un’organizzazione capace di generare crescita duratura, integrando sinergicamente la dimensione economica con gli impatti sociali e ambientali;

– la sostenibilità non è una moda recente, ma l’evoluzione strutturata di principi aziendali ben noti (e ancora troppo spesso trascurati), ora messi a sistema: governance solida, gestione del rischio, compliance normativa, rispetto delle persone, tutela dell’ambiente ed etica nel business;

– la sostenibilità va comunicata, legittimando il proprio impegno e coinvolgendo attivamente stakeholder chiave, tra cui banche e investitori, ben attenti a trasparenza, coerenza e tracciabilità delle informazioni;

– la comunicazione ESG è parte integrante di un più ampio sistema aziendale orientato allo sviluppo sostenibile e alla resilienza d’impresa.

Cosa e come comunicare: il nuovo linguaggio della fiducia – Non solo va raccontato ciò che si fa: è necessario misurarlo, documentarlo in modo verificabile e comunicarlo in modo strutturato.

Le controparti finanziarie vogliono sapere:

– quali sono gli impatti ambientali generati;

– come vengono gestiti i rischi sociali e reputazionali;

– qual è il livello di solidità della governance interna;

– quali strategie sono in atto per migliorare le performance ESG future.

Questa esigenza informativa è oggi bidirezionale.

Le banche devono rendicontare la sostenibilità dei propri portafogli (Green Asset Ratio, tassonomia europea) e gli investitori istituzionali, a loro volta, devono dare conto dell’impatto delle scelte finanziarie.

Gli operatori finanziari ricercano quindi dati ESG affidabili che solo aziende trasparenti possono offrire.

Le imprese, infine, hanno bisogno di strumenti per essere comprese e valorizzate in modo adeguato, anche oltre il risultato economico d’esercizio.

Metodo: verso una comunicazione continua – Comunicare efficacemente la sostenibilità significa:

– superare la logica del (solo) bilancio annuale, prediligendo un flusso informativo continuo e aggiornato;

– garantire frequenza e tempestività nella comunicazione dei dati;

– attivare canali diversificati e integrati (report sintetici, dashboard, incontri diretti, newsletter, ecc.);

– assicurare qualità, coerenza e tracciabilità delle informazioni;

– allineare i contenuti comunicati agli obiettivi di accesso al credito sostenibile.

Infrastruttura informativa e cultura del dato: la nuova frontiera della competitività – Per sostenere questa trasformazione servono:

– competenze specialistiche, interne ed esterne, capaci di tradurre la sostenibilità in termini finanziari e strategici;

– processi strutturati di raccolta, validazione e aggiornamento dei dati, integrati con i sistemi gestionali e amministrativi;

– una cultura aziendale della sostenibilità, evoluta e diffusa.

Non è più sufficiente compilare checklist o adottare modelli standard. Serve un sistema informativo credibile, verificabile e utile, che trasformi la sostenibilità in leva di posizionamento e dialogo con il mondo finanziario.

Nel terzo articolo della serie, analizzeremo la valenza predittiva dei dati ESG e il loro collegamento con un sistema di Enterprise Risk Management efficace, tematiche di rilevante interesse per l’intero sistema finanziario.

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