Agricoltura ed economia verde
05 Novembre 2025
Nuove regole della L. 36/2024 favoriscono le imprese agricole giovanili nell’accesso alla terra, ma restano dubbi sull’applicabilità del diritto di prelazione alle società di capitali e sulle modalità operative per i giovani imprenditori.
Quadro normativo di riferimento – La prelazione agraria è disciplinata dagli artt. 8 L. 590/1965 e 7 L. 817/1971, che riconoscono al coltivatore diretto e al confinante la possibilità di acquistare, con priorità rispetto a terzi, i fondi agricoli messi in vendita. Si tratta di uno strumento volto a favorire la continuità della conduzione agricola, evitando la frammentazione del patrimonio fondiario e sostenendo l’agricoltura familiare.
Con la L. 36/2024, il legislatore ha voluto estendere parte delle tutele anche alle nuove generazioni di agricoltori e alle forme societarie giovanili, introducendo un elemento di modernità in un istituto concepito oltre mezzo secolo fa.
Novità per le imprese agricole giovanili – La legge riconosce la possibilità di esercitare la prelazione anche a favore delle imprese agricole costituite prevalentemente da giovani, purché ricorrano alcune condizioni. In particolare: almeno la metà dei soci o del capitale deve essere detenuta da soggetti con età inferiore ai 41 anni; deve risultare attiva nella conduzione diretta del fondo o in possesso di un titolo legittimo di godimento sullo stesso; la società deve essere iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese agricole come “impresa agricola giovanile”.
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