Consulenza aziendale, commerciale e marketing
30 Giugno 2025
Marketing e pubblicità ci fanno desiderare beni e servizi, ma per fare acquisti consapevoli e ragionati, occorre fare qualche riflessione sulle parole che spesso vengono usate per influenzarci nelle scelte: se le riconosciamo, saremo un po’ più attenti e razionali.
Sappiamo tutti che la pubblicità spesso esagera, racconta bugie e utilizza video, immagini e parole per colpire la nostra emotività e spingerci all’acquisto. Tuttavia, fa parte di questa società e, volenti o nolenti, dobbiamo conviverci. Il potere influenzante ha come fulcro il funzionamento della mente umana che sottoposta a certi stimoli produce azioni, a volte razionali, a volte istintive, inconsce.
È proprio su questo fattore che lavorano alcuni stimoli: l’azione nasce da un desiderio, da un’emozione; l’emozione spesso è generato da un’immagine, tipo foto o video. E se non ci sono foto o video? Non importa, l’immagine si genera anche in seguito ad una frase o una parola detta dal venditore: parliamo di “immagini mentali”.
E la visualizzazione mentale predilige immagini concrete, facilmente visualizzabili.
Se vi dicessi “Non pensate alle scimmie”, probabilmente nella mente vi apparirà proprio una scimmia, anche se la mia indicazione voleva l’opposto.
Perché? Le parole “non” “pensate” “alle” non danno immagini. La parola “scimmie”, invece, sì. Se poi, per esempio, voi aveste repulsione verso le scimmie, oltre all’immagine avvertireste anche un senso di fastidio: ecco l’emozione.