Revisione e controllo

05 Settembre 2025

Rendicontazione sostenibilità: nuovo calendario e novità per revisori

Con la conversione in legge del D.L. Economia 95/2025, cambiano i tempi e la platea delle imprese obbligate alla pubblicazione del bilancio di sostenibilità. Importanti novità hanno riguardato anche gli obblighi dei revisori per la relazione sulla gestione.

Il D.L. 95/2025, convertito in L. 118/2025, è intervenuto sul D.Lgs. 125/2024. che ha recepito nell’ordinamento italiano la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e che rappresenta il quadro di riferimento per gli obblighi di informativa sulla sostenibilità andando a ridisegnare il calendario degli obblighi di sostenibilità e rafforzando i controlli dei revisori sui profili di governance finanziaria.

Tali modifiche si sono rese necessarie a seguito della pubblicazione della Direttiva UE 2025/794 (c.d. direttiva “Stop the clock”) facente parte del c.d. pacchetto Omnibus 1, pensato per semplificare la legislazione dell’UE e alleggerire gli oneri regolatori e favorire la competitività e gli investimenti, introducendo un nuovo calendario per i report di sostenibilità.

La nuova scaletta prevede le seguenti tempistiche per gli obblighi di rendicontazione in materia di sostenibilità:

– dagli esercizi con inizio in data 1.01.2024 o successiva, termine che non ha subito variazioni, per le grandi imprese e gli enti di interesse pubblico che alla data di chiusura del bilancio superano il numero medio di 500 dipendenti occupati durante l’esercizio e per gli enti di interesse pubblico che costituiscono imprese madri di un grande gruppo e che, su base consolidata, alla data di chiusura del bilancio, superano il criterio del numero medio di 500 dipendenti occupati durante l’esercizio;

– dagli esercizi con inizio in data 1.01.2027 (e non più 1.01.2025) o successiva per le imprese di grandi dimensioni e le imprese madri che non ricadono nel precedente insieme;

– dagli esercizi con inizio in data 1.01.2028 (e non più 1.01.2026) o successiva per le piccole e medie imprese quotate che non sono micro-imprese, enti piccoli e non complessi, imprese di assicurazione captive e imprese di riassicurazione captive (viene abrogata l’opzione opt-out, prevista nella precedente versione della norma).

Slittano anche i termini per uno studio MEF-Consob in merito alla possibilità di affidare l’attestazione della rendicontazione di sostenibilità a prestatori indipendenti soggetti a obblighi equivalenti a quelli previsti dalla direttiva sulla revisione legale dei conti; la nuova scadenza viene fissata al 31.10.2028.

Il D.L. 95/2025 è intervenuto anche sui compiti riguardanti il revisore o la società di revisione in relazione a governo societario e assetti proprietari; è stato modificato l’art. 123-bis, c. 4 del Testo Unico della finanza, che impone di esprimere un giudizio e rilasciare una dichiarazione sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio.

In sostanza, il revisore dovrà anche valutare la conformità di alcune informazioni quali partecipazioni rilevanti, titoli con diritti speciali di controllo, restrizioni al voto, regole per nomina e sostituzione degli amministratori, deleghe per aumenti di capitale, sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno, alle norme di legge, oltre a dover segnalare eventuali errori significativi individuati nel corso dell’attività; restano esclusi da questa valutazione i report di sostenibilità.

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