Accertamento, riscossione e contenzioso
02 Ottobre 2025
La Cassazione, con l’ordinanza 1.07.2025, n. 17734, riconosce ai creditori il diritto di agire contro i soci di una Srl estinta anche in assenza di utili distribuiti, introducendo il principio dell’“interesse ad agire dinamico”.
Con l’ordinanza 1.07.2025, n. 17734 la Corte di Cassazione ha introdotto un principio destinato a incidere significativamente sul regime di responsabilità dei soci nelle società a responsabilità limitata estinte. In particolare, la Corte ha stabilito che i soci possono essere chiamati a rispondere dei debiti sociali anche qualora non abbiano percepito alcuna somma dalla liquidazione, superando così l’interpretazione tradizionale secondo cui la responsabilità degli ex soci sarebbe circoscritta entro i limiti delle somme effettivamente riscosse.
La vicenda prende le mosse da un contenzioso promosso da un professionista, creditore di una Srl poi cancellata dal Registro delle Imprese. La Corte d’Appello aveva respinto l’azione creditoria sul presupposto che i soci non avessero tratto alcun beneficio economico dalla liquidazione. La Cassazione ha invece accolto il ricorso, affermando che l’interesse ad agire del creditore non può essere valutato in maniera statica, alla luce del solo bilancio finale di liquidazione, ma va considerato in chiave dinamica. Secondo la Corte, il creditore può avere un interesse giuridicamente rilevante a ottenere una condanna giudiziale anche in assenza di un attivo liquidato, qualora tale titolo possa risultare utile per future iniziative esecutive o conservative, come ad esempio l’escussione di sopravvenienze attive.
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