Amministrazione e bilancio

30 Settembre 2025

Retribuzioni e contratti: approvata la delega al Governo

Il Senato ha approvato il D.D.L. 957, che delega il Governo a definire decreti sulla retribuzione proporzionata dei lavoratori, il rafforzamento della contrattazione collettiva e il contrasto al dumping contrattuale e al lavoro sommerso.

Nella seduta del 23.09.2025 il Senato ha approvato in via definitiva il D.D.L. n. 957, che conferisce al Governo una ampia delega in materia di retribuzione dei lavoratori, contrattazione collettiva e controlli. Il provvedimento mira a garantire il pieno rispetto dell’art. 36 Cost., rafforzando i diritti dei lavoratori a una retribuzione proporzionata e sufficiente.

Obiettivi della delega – Il D.D.L. affida al Governo il compito di adottare, entro 6 mesi, uno o più decreti legislativi che perseguano finalità di rilievo strategico:

– assicurare trattamenti retributivi equi, idonei a contrastare il lavoro sottopagato;

– stimolare il rinnovo dei contratti collettivi nazionali entro i tempi fissati dalle parti sociali;

– contrastare il dumping contrattuale, ossia la proliferazione di contratti al ribasso privi di reale rappresentatività;

– tutelare la concorrenza leale nel mercato del lavoro.

Principi direttivi – Nel definire i decreti attuativi, il Governo dovrà attenersi a una serie di criteri vincolanti:

– individuare i Ccnl maggiormente applicati in base al numero di imprese e dipendenti, rendendo i relativi minimi economici il parametro di riferimento per ciascuna categoria;

– estendere i trattamenti minimi anche ai lavoratori non coperti da contrattazione collettiva, applicando il contratto più affine;

– obbligo negli appalti. Le società appaltatrici e subappaltatrici dovranno riconoscere i minimi previsti dai Ccnl di settore maggiormente diffusi, con potenziamento dei controlli delle stazioni appaltanti;

– sviluppo della contrattazione di secondo livello, per adeguare le retribuzioni alle diverse condizioni territoriali e all’andamento del costo della vita;

– trasparenza e tracciabilità. Obbligo di indicare il codice del Ccnl applicato in UniEmens, nelle comunicazioni obbligatorie e nelle buste paga, anche per accedere a incentivi e agevolazioni;

– intervento del Ministero del Lavoro nei settori scoperti o in caso di mancato rinnovo contrattuale, limitatamente alla definizione dei minimi economici complessivi;

– rafforzamento della vigilanza sulle cooperative, per prevenire usi distorti della forma mutualistica;

– partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese, promuovendo modelli di collaborazione orientati alla prosperità aziendale.

Controlli e trasparenza – Il D.D.L. prevede inoltre un ampio intervento in materia di ispezioni, controlli e trasparenza delle dinamiche salariali:

– razionalizzazione delle comunicazioni tra imprese ed enti pubblici;

– utilizzo di banche dati integrate e strumenti tecnologici per aumentare l’efficacia dei controlli;

– rendicontazione pubblica semestrale sull’andamento delle misure contro il lavoro sommerso, l’evasione contributiva e il caporalato;

– valorizzazione delle risultanze dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e degli altri organi di vigilanza.

Implicazioni attese – La delega rappresenta un passo decisivo verso un sistema di contrattazione collettiva più rappresentativa e inclusiva, capace di tutelare i lavoratori da pratiche elusive e da contratti al ribasso. Al tempo stesso, introduce meccanismi di trasparenza che renderanno più semplice verificare il rispetto delle tutele minime, rafforzando la certezza del diritto nelle relazioni industriali.

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