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05 Novembre 2025

Riaperto l’affrancamento delle riserve in sospensione d’imposta

Il disegno di legge di Bilancio 2026 riapre l’affrancamento straordinario delle riserve in sospensione d’imposta, consentendo ai soggetti Ires e Irpef di liberarle mediante un’imposta sostitutiva del 10%, con piena disponibilità fiscale delle somme.

L’art. 16 del disegno alla legge di Bilancio 2026 approvato dal Consiglio dei Ministri in data 17.10.2025 consente ai soggetti economici (sia Ires che Irpef) di “liberare” le riserve in sospensione d’imposta mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva del 10% (operativamente è prevista l’applicazione delle disposizioni previste dal D.M. Economia 27.06.2025). Così operando: da un lato, viene incentivato l’allineamento tra valori civilistici e fiscali; dall’altro, di conseguenza, queste riserve possono essere utilizzate senza implicazioni fiscali in sede di distribuzione o impiego.

Il presupposto per accedere all’affrancamento è che la riserva esista nel bilancio chiuso al 31.12.2024 e risulti ancora esistente, almeno in parte, nel bilancio chiuso al 31.12.2025.

L’affrancamento può riguardare singole riserve, porzioni di esse, oppure l’intero ammontare complessivo. A titolo esemplificativo sono considerate affrancabili:

– le riserve da rivalutazioni fiscali (ex art. 15 D.L. 185/2008, art. 110 D.L. 104/2020);

– i saldi attivi di rivalutazione monetaria (L. 74/1952, L. 576/1975, L. 72/1983);

– le riserve da rivalutazioni “storiche” (L. 408/1990, L. 413/1991, L. 342/2000, L. 350/2003);

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