Estero
06 Maggio 2025
Uno studio della Corte dei conti UE evidenzia la necessità di meglio normare e controllare le operazioni rientranti nel regime 42 a rischio di frodi Iva.
La Corte dei conti europea ha individuato lacune e incongruenze nel quadro normativo, nonché gravi debolezze nelle modalità con le quali gli Stati membri controllano che venga riscosso il giusto importo di Iva. Molte di queste debolezze sono dovute alle problematiche che le autorità doganali e fiscali incontrano nella cooperazione transfrontaliera. Ne emerge una raccomandazione di modifica del quadro normativo e di analisi dei benefici dell’obbligo di fornire prove di trasporto per le spedizioni effettuate nell’ambito del regime doganale 42 (RD 42).
Il documento redatto dalla Corte dei conti europea è la relazione speciale 08/2025, “Frodi sulle importazioni relative all’imposta sul valore aggiunto – Gli interessi finanziari dell’UE non sono sufficientemente protetti nell’ambito dei regimi doganali semplificati all’importazione”, Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione Europea, 2025.
Il RD 42 è un meccanismo che permette a un importatore UE di ottenere l’esenzione dall’Iva quando le merci importate da un Paese non-UE in uno Stato UE verranno trasportate in un differente Stato UE.