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10 Giugno 2025
Il complesso rapporto di simbiosi tra umani con una connessione Wi-Fi e telefoni cellulari.
Pidocchi, cimici, pulci e vermi solitari sono stati compagni dell’umanità dall’alba dei tempi. Eppure, il parassita principale dell’era moderna non è un invertebrato che si nutre di sangue umano, ma un elegante oggetto di vetro e polimeri che trova il suo ambiente naturale in ogni essere umano con una connessione Wi-Fi.
Lungi dall’essere strumenti innocui, gli smartphone parassitano il nostro tempo, la nostra attenzione e le nostre informazioni personali, in nome e nell’interesse di un pugno di colossi tecnologici e dei loro inserzionisti. Se osservato sotto questa lente, lo smartphone pone rischi sociali unici, lasciando aperta la discussione sui vantaggi e benefici che ci restituisce.
Il parassita è una specie che trae vantaggio da una stretta relazione con un’altra specie, che lo ospita e ne paga il costo. La pulce (Pulex irritans) ospitata dal ratto può adattarsi all’ospite umano e trasmettere la peste. Il pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis), la tenia o verme solitario, la cimice dei letti, ecc., come la pulce, ci hanno portato enormi fastidi e malattie più o meno mortali, ma probabilmente anche una spinta all’igiene.