Solo documenti ineccepibili consentono il diritto di dedurre i costi

La C.T.R. del Molise nel respingere l’appello dell’Agenzia delle Entrate, evidenziava che il giudizio di deducibilità di un costo per inerenza riguardava la natura del bene o del servizio e il suo rapporto con l’attività d’impresa, da valutarsi in relazione allo scopo perseguito al momento in cui la spesa era stata sostenuta e con riferimento a tutte le attività tipiche dell’impresa stessa. Nel caso di specie la società svolgeva attività di autotrasporto, per cui l’acquisto di carburante era causalmente raccordato all’attività svolta e dalla documentazione prodotta si evinceva che la società contribuente aveva documentato i costi per l’acquisto del carburante.

Nel ricorso per Cassazione il patrocinio erariale invocava la violazione e falsa applicazione dell’art. 109, cc. 1 e 5 D.P.R. 22.12.1986, n. 917, dell’art. 21 D.P.R. 26.10.1972, n. 633 e dell’art. 2697 c.c., per avere la C.T.R. erroneamente ritenuto che la natura della spesa sostenuta integrasse ex se i requisiti di inerenza e certezza necessari a ritenere deducibili i costi per il carburante, nonostante fossero giustificati da fatture irregolari in quanto omissive della targa dell’automezzo cui il carburante era destinato.

Il giudice di Cassazione ha ritenuto fondato il motivo adotto dall’Agenzia delle Entrate in quanto non relativo sic et simpliciter all’inerenza di parte dei costi sostenuti per l’acquisto di carburante dalla società contribuente (inerenza astrattamente sussistente, come chiarito anche dalla sentenza impugnata), ma in quanto involgente la certezza stessa del costo, sia perché alcune fatture non riportano l’indicazione della targa dell’automezzo che ha usufruito del carburante acquistato, sia perché i consumi di carburante non sono compatibili con gli effettivi chilometri percorsi dagli automezzi.