Bandi, agevolazioni, bonus, contributi a fondo perduto

07 Luglio 2025

Sostegno autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

Con il D.D. 30.06.2025 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fornito le necessarie specificazioni per l’attuazione di un nuovo sportello agevolativo operante mediante una procedura valutativa a graduatoria.

La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili nelle PMI – FER” prevede un regime di agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti, per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o minieolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

Presentazione domanda – La compilazione e la presentazione delle domande è possibile dalle 12:00 dell’8.07.2025 alle 12:00 del 30.09.2025 accedendo all’area riservata del sito Invitalia.

I contributi verranno assegnati sulla base di una valutazione a graduatoria. Per stabilire l’ordine di valutazione si terrà conto di parametri quali: capacità addizionale di produzione di energia da fonti rinnovabili; sostenibilità economica dell’investimento; possesso di pertinenti certificazioni ambientali di processo.

Sono previste premialità per le imprese in possesso del rating di legalità e/o di una certificazione della parità di genere.

Dopo la presentazione della domanda, all’impresa richiedente viene comunicato il codice unico di progetto (CUP) che deve essere presente sulle fatture relative alle prestazioni agevolate. Ogni fattura deve riportare la dicitura “Agevolazioni di cui all’art. 8 del D.M. 13.11.2024_FER – Progetto ID …………. CUP …………..”. Con riferimento ai titoli di spesa in formato elettronico, la suddetta dicitura può essere apposta nell’oggetto o nel campo note. Se non è possibile inserire per esteso questa dicitura, è necessario comunque l’inserimento del CUP all’interno della fattura elettronica (art. 5, cc. 6 e 7 D.L. 24.02.2023, n. 13, convertito con modificazioni dalla L. 21.04.2023, n. 41).

Soggetti beneficiari – Possono beneficiare dell’agevolazione le Pmi operanti sull’intero territorio nazionale, a esclusione delle imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura.

Non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni le imprese la cui attività non garantisce il rispetto del principio DNSH, ai sensi dell’art. 17 del Regolamento (UE) n. 852/2020 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18.06.2020.

Dote complessiva riservata alla misura – Le risorse destinate alla misura sono 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Ammontare investimenti – Le agevolazioni sono assegnate ai programmi di investimento realizzati per un ammontare di spese ammissibili non inferiore a 30.000 euro e non superiore a 1 milione di euro nella misura massima del: 30% per le medie imprese; 40% per le micro e piccole imprese; 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento; 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.

Caratteristiche unità produttiva – Il programma di investimento oggetto di agevolazione è consentito su edifici esistenti alla data di presentazione della domanda, destinati all’esercizio dell’attività o sulle coperture di strutture pertinenziali destinate in modo durevole al servizio dei predetti edifici. L’edificio e le relative pertinenze devono essere nella piena disponibilità dell’azienda e risultare registrati presso la Camera di Commercio.

L’energia elettrica prodotta dall’impianto installato può essere destinata all’intera unità produttiva, energeticamente autonoma, anche se questa è articolata su più sedi (edificio e sue pertinenze), a condizione che le sedi: abbiano una funzionalità complementare; facciano parte di un complesso unitario; siano catastalmente confinate, nonché confinanti tra di loro. Inoltre, devono essere collegate alla rete elettrica tramite POD esistenti e riconducibili alla stessa unità produttiva, la quale deve essere nella disponibilità del medesimo soggetto proponente.

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