Accertamento, riscossione e contenzioso

22 Luglio 2025

Sottrazione fraudolenta: reato solo se la pretesa fiscale è a rischio

Per configurare il reato ex art. 11 D.Lgs. 74/2000 non basta l’atto fraudolento: è necessaria la concreta idoneità a compromettere la riscossione, valutata in base alla situazione patrimoniale del contribuente.

Ai fini della configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (ex art. 11 D.Lgs. 74/2000) non è sufficiente la mera esistenza di atti simulatori o fraudolenti, ma è necessario che tali atti, valutati unitamente alla situazione patrimoniale complessiva del soggetto interessato, siano idonei a pregiudicare in concreto l’efficacia della procedura di riscossione coattiva. In caso contrario, l’elemento oggettivo del reato non può ritenersi integrato, poiché anche l’esercizio del diritto di disporre dei propri beni, pur con modalità elusive o simulatorie, resta protetto dalla garanzia costituzionale del diritto di proprietà. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, Sez. penale, nella sentenza 16.07.2025, n. 26095.

Il caso analizzato ha riguardato un sequestro preventivo disposto nei confronti del legale rappresentante di una società tra avvocati, indagato per sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. L’imputazione si fondava su una serie di atti dispositivi ritenuti fraudolenti, consistenti in numerosi bonifici effettuati verso la moglie e ulteriori operazioni di disposizione patrimoniale ritenute ingannevoli.

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.

C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1

© 2025 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits