Diritto privato, commerciale e amministrativo
02 Ottobre 2025
Cambiamenti operativi per professionisti e cittadini nel sistema di autenticazione sui portali PA.
Il panorama dell’autenticazione digitale in Italia ha recentemente subito una trasformazione significativa. Diversi fornitori di servizi per l’identità digitale hanno iniziato ad applicare tariffe annuali per il mantenimento delle credenziali SPID, abbandonando definitivamente la logica della gratuità totale che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Si tratta in verità di importi contenuti che consistono in pochi euro l’anno, ma la novità rappresenta comunque uno spartiacque importante.
L’identità digitale consente a persone fisiche, aziende e professionisti di autenticarsi in modo sicuro nei sistemi telematici, sia della Pubblica Amministrazione sia di soggetti privati aderenti al sistema. È, in sostanza, una chiave d’accesso digitale che garantisce l’identificazione univoca dell’utente attraverso credenziali personali. L’attuale sistema di autenticazione prevede attualmente 3 distinti strumenti digitali: lo SPID utilizza combinazioni di username, password e un ulteriore fattore di autenticazione (spesso un codice OTP o un’applicazione mobile) gestite da operatori privati accreditati; la Carta d’Identità Elettronica (CIE) sfrutta invece la tecnologia contactless del microchip integrato, richiedendo l’uso di un PIN attraverso app CieID o dispositivi di lettura specifici; la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) opera come smart card dotata di certificato digitale, accessibile tramite PIN e lettore fisico.
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