Imposte dirette

09 Luglio 2025

Superata l’interpretazione della Cassazione in tema di PEX

La disciplina del nuovo istituto della scissione con scorporo supera la maldestra interpretazione della Cassazione in tema di regime PEX.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 22.03.2023, n. 8235, ha rappresentato un orientamento giurisprudenziale in ordine all’art. 176, c. 4 del Tuir che rischiava di compromettere il regime fiscale PEX, qualora prima della cessione della partecipazione, alcuni beni costituenti l’azienda fossero stati acquistati di recente, risultando così sprovvisti dell’anzianità di possesso di almeno 12 mesi, prevista dall’art. 87 del Tuir.

Secondo il principio di diritto enunciato dalla Cassazione il combinato disposto degli artt. 87, c. 1 e 176, c. 4 del Tuir si raccorda ai beni aziendali e non alla mera titolarità dell’azienda in sé, dovendosi, quindi, escludere che possano essere considerati rinvenibili i requisiti temporali ove l’azienda sia nella titolarità della conferitaria da almeno 12 mesi, ma i relativi beni siano invece entrati in sua proprietà e, quindi, iscritti in bilancio da un periodo inferiore.

In ordine al primo periodo dell’art. 176, c. 4 del Tuir e alla piena prosecuzione del periodo di anzianità di possesso dell’azienda conferita esso costituisce solo una specificazione del generale fenomeno di subentro fiscale alla base dell’operazione di conferimento, senza, quindi, alcun particolare valore propositivo nuovo. 

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