Accertamento, riscossione e contenzioso
20 Settembre 2025
Agenzia delle Entrate, Cndcec e Consiglio nazionale forense avviano la fase operativa del regime di adempimento collaborativo con i primi professionisti abilitati.
Si parla ormai da tempo di regime di adempimento collaborativo in ambito fiscale, ma solo con il comunicato diffuso il 18.09.2025 dall’Agenzia delle Entrate e dagli Ordini professionali (Cndcec e Consiglio nazionale forense) lo strumento passa alla sua fase operativa con la pubblicazione del primo elenco ufficiale dei certificatori del Tax control framework. L’elenco include, in questa fase iniziale, solo 33 professionisti (30 commercialisti e 3 avvocati) che hanno già presentato domanda nei mesi precedenti e dimostrato di possedere titoli accademici o esperienza consolidata nel campo della compliance fiscale.
Il riferimento normativo risale al D.Lgs. 128/2015, successivamente integrato e rafforzato dai D.Lgs. nn. 221/2023 e 108/2024, adottati in attuazione della L. 111/2023. L’idea di base è piuttosto chiara: creare un dialogo più stretto tra Amministrazione Finanziaria e imprese, riducendo l’incertezza interpretativa e, di conseguenza, il contenzioso. Una gestione condivisa del rischio fiscale, insomma.
Attualmente il regime interessa società residenti e non residenti con stabile organizzazione in Italia che superano i 750 milioni di euro di volume d’affari o ricavi. Ma le soglie sono destinate a scendere progressivamente: 500 milioni per il 2026-2027, fino ad arrivare a 100 milioni dal 2028. Un ampliamento graduale che coinvolgerà un numero crescente di contribuenti.
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