Bandi, agevolazioni, bonus, contributi a fondo perduto

03 Settembre 2025

Transizione industriale: 134 milioni per investimenti sostenibili

Domande dal 17.09 al 10.12.2025 per progetti di efficienza energetica e circolarità. Le imprese manifatturiere potranno richiedere contributi a fondo perduto fino a 20 milioni di euro.

Il 25.08.2025 sulla Gazzetta Ufficiale n 196 è stato pubblicato il comunicato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) relativo al D.D. 18.07.2025 con cui viene annunciata l’apertura di un nuovo sportello dedicato all’accesso alle agevolazioni previste dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

L’agevolazione dispone di una dotazione di 134.018.568,13 di euro per finanziare investimenti con l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee in materia di contrasto ai cambiamenti climatici. L’operatività del Fondo è disciplinata dal D.M. del 21.10.2022, adottato dal Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro della Transizione Ecologica. Le istanze per l’accesso alle risorse potranno essere presentate a partire dalle 12:00 del 17.09.2025 fino alle 12:00 del 10.12.2025. La procedura per la compilazione della richiesta di agevolazione, unitamente alla documentazione da allegare, sarà resa disponibile con adeguato anticipo sul sito ufficiale di Invitalia.

Le agevolazioni si rivolgono a imprese di qualsiasi dimensione, operanti sull’intero territorio nazionale, che siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese, operino nel settore manifatturiero (sezione C ATECO 2007) e rispettino i requisiti di regolarità giuridica e finanziaria. Non possono accedere le imprese già in difficoltà al 31.12.2019 o soggette a procedure concorsuali, né quelle che abbiano ricevuto aiuti individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea. Una particolare attenzione è riservata alle aree del Mezzogiorno, infatti, il 40% delle risorse è destinato a progetti realizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Inoltre, il 50% delle risorse complessive è riservato alle imprese energivore, ovvero quelle a forte consumo energetico, identificate nell’elenco della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

I programmi di investimento devono riguardare una singola unità produttiva e perseguire finalità ambientali precise. Tra gli obiettivi ammessi si evidenziano:

1. incremento dell’efficienza energetica dei processi aziendali;

2. uso efficiente delle risorse, attraverso la riduzione dei consumi, il riciclo, il riuso e l’impiego di materie prime seconde, nel quadro di una strategia di economia circolare.

Il MIMIT chiarisce che i programmi d’investimento devono essere finalizzati esclusivamente al miglioramento dei processi aziendali sotto il profilo della tutela ambientale. I programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda, prevedere spese ammissibili comprese tra 3 e 20 milioni di euro e completarsi entro 36 mesi dalla concessione del contributo, con possibile proroga di ulteriori 12 mesi per il completamento e l’entrata in funzione delle infrastrutture. Le spese riconosciute ai fini dell’agevolazione comprendono gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali strettamente funzionali al miglioramento ambientale, quali:

– suolo aziendale e relative sistemazioni (fino al 10% dell’investimento totale ammissibile);

– opere murarie e assimilate (limite del 40% e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);

– impianti e attrezzature di nuova fabbricazione;

– programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

È prevista anche la copertura dei costi di formazione del personale, inclusi i compensi per formatori, spese di esercizio e servizi di consulenza connessi ai programmi di sviluppo.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, secondo le intensità indicate nei D.D. 23.12.2024 e 18.07.2025. La valutazione delle domande avverrà tramite una graduatoria basata su punteggi attribuiti ai programmi di investimento, considerando i risultati attesi in termini di impatto ambientale e di sostenibilità dei processi aziendali. In caso di parità di punteggio, sarà preferita la domanda con minore contributo richiesto. La graduatoria finale sarà resa disponibile sui siti istituzionali del Ministero per la transizione ecologica e di Invitalia.

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