Associazioni sportive dilettantistiche e Sport
21 Luglio 2025
Con la consulenza giuridica n. 9/2025, l’Agenzia delle Entrate fornisce importanti precisazioni sui premi sportivi percepiti in concomitanza a un rapporto di lavoro sportivo.
Quella relativa ai premi sportivi corrisposti nell’area del dilettantismo è una disciplina a cui il Legislatore ha dedicato poche righe all’interno del D.Lgs. 36/2021, incardinando sulla regolamentazione impositiva, contenuta all’art. 36, c. 6-quater, la qualificazione dei “premi” soggetti alla tassazione sostitutiva del 20%, ovvero per quelle somme erogate, per anno d’imposta, da ciascun sostituto:
– a propri tesserati, in qualità di atleti e tecnici che operano nell’area del dilettantismo, richiamando espressamente la tassazione “ordinaria” (progressiva in ragione della natura reddito principalmente prodotto in base al tipo di rapporto di lavoro) di quelli erogati nell’area del professionismo nonché di quelli corrisposti nell’area del dilettantismo a prestatori, ivi compresi i volontari, con qualifiche tecniche diverse da quella di atleta e tecnico. Si ricorda, tuttavia, che sul limite di esenzione di 300 euro, introdotto dal decreto Milleproroghe 2024 e reso strutturale nella novellata disciplina dei premi ex art. 45 c. 9 D.Lgs. 33/2025 (testualmente dal 1.01.2026), proprio quest’ultima disposizione, nelle more di un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, parrebbe restringerlo ai soli percipienti con la qualifica di atleti;