Consulenza aziendale, commerciale e marketing

27 Maggio 2024

Tre azioni del potenziale cliente che mettono in difficoltà

Il potenziale cliente entra, chiede al professionista di parlargli dell’attività. Perché rispondendo ci si allontana dal convincerlo ad affidargli l’incarico? Come ci si deve comportare? La buona educazione non basta, occorre strategia.

Quali sono i primi, fondamentali comportamenti che un professionista dovrebbe attivare quando un nuovo, potenziale cliente entra in Studio e chiede informazioni?
Innanzitutto, occorre tenere presente un concetto fondamentale: il desiderio del cliente non è avere informazioni, ma risolvere un problema o realizzare un’idea, un progetto, un sogno.

Di conseguenza, l’obiettivo del professionista non è dare informazioni e, attenzione, nemmeno risolvergli il problema: è quello di convincerlo che sarà lui la persona giusta, non altri colleghi/concorrenti.
Sembra un concetto scontato? Non lo è. La prova? Semplice: Avendo ascoltato (in diretta o registrato in simulazioni d’aula) come si approcciano al cliente centinaia di consulenti che ho formato, solo un 5% agisce in questo modo. E il restante 95% non è certo meno competente di questa sparuta minoranza, tutt’altro.
Tuttavia, il cliente conferma il mandato a quel 5%…

Stabilito atteggiamento e obiettivo, prima dell’incontro, occorre prendere informazioni sul potenziale cliente, soprattutto dal web: sito aziendale, social, eventuali conoscenze in comune. Utilissimo per farsi trovare preparati e per valutare anche la veridicità di successive informazioni date dal cliente.

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.

C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1

© 2024 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits