Accertamento, riscossione e contenzioso
10 Aprile 2025
Gli eventuali accertamenti fiscali di periodi d’imposta anteriori alla cancellazione della società e i riflessi nei confronti degli ex soci.
Qualora la società dovesse venire accertata in ordine a periodi d’imposta anteriori alla sua cancellazione, si pone la questione, ormai graniticamente risolta dalla Corte di Cassazione, dell’attribuzione ai soci dei cd. utili extracontabili.
Sulla base di tale presunzione di origine giurisprudenziale la Finanza è legittimata, in virtù dell’avvallo fatto scaturire dal canone della complicità tra i soci, a considerare gli utili evasi come percepiti da questi ultimi. Anche di recente, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 31.07.2024, n. 21593, posteriore, quindi, all’introduzione dell’art. 7, c. 5-bis D.Lgs. 546/1992, ha ribadito la liceità della presunzione dell’attribuzione degli utili extracontabili ai soci delle cd. società a ristretta base sociale.
I soci, quindi, anche nel caso di estinzione della società, rischiano di rimanere soggetti all’insidia della rilevanza fiscale degli utili extracontabili. Come noto l’art. 28, c. 4 D.Lgs. 175/2014, testualmente recita: “Ai soli fini della validità e dell’efficacia degli atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione dei tributi e contributi, sanzioni e interessi, l’estinzione della società di cui all’art. 2495 c.c. ha effetto trascorsi 5 anni dalla richiesta di cancellazione del Registro delle Imprese”.