Amministrazione e bilancio

27 Agosto 2025

Utilizzo del saldo attivo di rivalutazione a copertura perdite

L’utilizzo del saldo attivo di rivalutazione in sospensione d’imposta per coprire perdite cumulate non genera tassazione, salvo distribuzione ai soci. L’Agenzia con l’interpello n. 219/2025 chiarisce che il vincolo fiscale si estingue con delibera assembleare.

L’utilizzo del saldo attivo di rivalutazione in sospensione d’imposta (ex art. 15 D.L. 185/2008) per la copertura di perdite cumulate non comporta l’emersione di alcun presupposto impositivo, purché non comporti, nemmeno indirettamente, una distribuzione ai soci.

Questa conclusione vale anche nel caso in cui la copertura delle perdite dovesse comprendere la quota negativa generata dalla prima adozione del metodo del patrimonio netto.

L’eventuale riduzione della riserva mediante delibera dell’assemblea straordinaria estingue definitivamente il vincolo di sospensione fiscale, senza obbligo di ricostituzione. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello 21.08.2025 n. 219.

Nel caso esaminato, la società ALFA S.r.l., interamente controllata da una holding, veniva costituita nell’ambito di un più ampio progetto di riorganizzazione interna al gruppo, articolato in una serie di operazioni straordinarie tra cui una fusione per incorporazione e una scissione parziale proporzionale.

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