Consulenza aziendale, commerciale e marketing
31 Luglio 2025
L'arte della selezione del personale e l'individuazione del profilo migliore.
Chi, tra noi, non si è mai trovato a investire tempo, energie e fiducia per aiutare qualcuno a crescere? Lo facciamo spesso, per attitudine personale o senso di responsabilità. Soprattutto nei contesti professionali, capita di spendersi per un collaboratore che “merita un’opportunità”, con l’idea di valorizzarne il potenziale. Ma poi, talvolta, ci scontriamo con una dura verità: non tutti vogliono davvero essere aiutati. E non tutti sanno capitalizzare il supporto ricevuto.
Hai mai dedicato ore a spiegare, motivare, affiancare qualcuno che sembrava aver bisogno, o desiderio, di migliorare… per poi renderti conto che nulla è cambiato? Nessuna crescita, nessun risultato proporzionato all’investimento fatto. O peggio: hai avuto la sensazione di essere stato “usato”, magari con buona fede, ma pur sempre inutilmente.
Io stesso, nella mia esperienza, ho vissuto situazioni simili. Alcuni dei miei più grandi insuccessi, quelli che ti fanno dubitare persino delle tue capacità, sono arrivati proprio da questi tentativi andati a vuoto. Mi sono salvato dal rischio della frustrazione solo perché in altri casi ho visto esiti diametralmente opposti: risultati straordinari nati da pochi minuti ben spesi, da una frase giusta al momento giusto. Il che mi ha fatto riflettere su un punto chiave: non dipende (solo) da chi aiuta, ma da chi riceve l’aiuto.