Paghe e contributi

18 Aprile 2024

Fiscalità dei rimborsi per doppia contribuzione (Cnpadc)

Nella risposta all’interpello 4.04.2024 n. 86, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità di tassazione dei rimborsi derivanti da periodi di doppia contribuzione a 2 diversi Enti previdenziali.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, nella risposta all’interpello 4.04.2024, n. 86, le modalità di tassazione dei rimborsi derivanti da periodi di doppia contribuzione a 2 diversi Enti previdenziali: l’Inps per l’attività di lavoro dipendente e la Cnpadc per l’attività professionale di dottore commercialista, poi ricongiunti in unico Ente. Nel caso esaminato:

  • un dottore commercialista è stato assunto come lavoratore dipendente, chiudendo poi la partita Iva e cessando l’iscrizione alla Cnpadc;
  • dopo vari anni ha cessato l’attività di lavoro dipendente e ha ripreso l’attività professionale di dottore commercialista, con conseguente apertura di una nuova partita Iva dal 1.01 dell’anno delle dimissioni e reiscrizione alla Cnpadc, alla quale ha richiesto di ricongiungere i periodi di contribuzione in base alla L. 45/1990;
  • la Cnpadc ha restituito nel 2023 al professionista un importo corrispondente ai contributi relativi al periodo pluriennale in cui lo stesso è risultato iscritto sia all’Inps, sia alla Cnpadc, comprensivo di interessi del 4,50% annuo, in quanto non utili al ricongiungimento dei periodi di contribuzione;
  • il sostituto d’imposta non ha fatto concorrere al reddito di lavoro dipendente i contributi a carico del lavoratore.

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