Diritto del lavoro e legislazione sociale
27 Febbraio 2025
Le videoregistrazioni sono una prova valida per il licenziamento disciplinare, come stabilito da una recente sentenza della Corte di Cassazione.
Un lavoratore è stato licenziato per giusta causa dopo essere stato ripreso mentre sottraeva beni aziendali. La decisione dell’azienda è stata confermata dalla Corte d’Appello di Catania e, successivamente, dalla Corte di Cassazione con la sentenza 6.02.2025, n. 3045.
Il dipendente ha contestato il provvedimento, presentando 12 motivi di ricorso. Tra questi, ha sostenuto che la contestazione disciplinare era tardiva e generica, che l’uso delle videoregistrazioni violasse la normativa sul controllo dei lavoratori e che la sanzione fosse sproporzionata rispetto alla condotta.
Tuttavia, la Cassazione ha respinto ogni contestazione, riconoscendo la legittimità del licenziamento e condannando il lavoratore al pagamento delle spese processuali.