Imposte dirette

16 Gennaio 2024

Locazioni brevi in cedolare secca al 26% dal secondo appartamento

Al 26% la cedolare secca dal secondo appartamento locato fino al quarto, con possibilità di selezionare il primo appartamento al 21%. Queste le novità della legge di Bilancio 2024 in tema di locazioni brevi. 

Dal 2024, il privato che mette in locazione, nella forma della locazione breve, più di un appartamento (e fino a un massimo di 4, altrimenti l’attività si intende svolta in forma di impresa, quindi con necessità di dotarsi di partita Iva) e opta per la cedolare secca avrà un incremento dell’aliquota dal 21% al 26% dal secondo appartamento. Sul primo (da selezionare a sua discrezione) potrà fruire ancora dell’aliquota del 21%. Queste le modifiche a opera della legge di Bilancio 2024 (art. 1, c. 63 L. 30.12.2023 n. 213).

Si ricorda che le locazioni brevi sono state introdotte dall’art. 4 D.L. 50/2017, per consentire a privati di concedere in locazione immobili abitativi (anche singole stanze) per brevi periodi di tempo.
Precisamente, si intendono locazioni brevi i contratti di locazione di immobili a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni (per ogni singolo contratto). Tali contratti possono prevedere anche prestazioni accessorie, quali la fornitura di biancheria o la pulizia dei locali o il wi-fi o l’aria condizionata (Circ. Ag. Entrate n. 24/E/2017); restano invece escluse la fornitura della colazione, di pasti in genere, la messa a disposizione di auto a noleggio, guide turistiche, ecc.

Le locazioni brevi devono essere stipulate da persone fisiche private, ossia al di fuori dell’esercizio d’impresa, a locatari persone fisiche privati e, per fare ciò, è anche possibile avvalersi di intermediari che gestiscono canali telematici, quale può essere per esempio “Airbnb”.
L’intermediario si occupa di collegare domanda e offerta e, se interviene nel pagamento o incassa direttamente i canoni o i corrispettivi, deve operare una ritenuta del 21% all’atto del pagamento al proprietario locatore, sull’importo indicato nel contratto di locazione. Tale aliquota non ha subito modifiche.

Pertanto, dal 2024, il privato che loca da 2 a 4 appartamenti può:

  • optare per la cedolare secca:
    • nella misura del 21% per uno degli appartamenti, che egli stesso selezionerà in sede di dichiarazione dei redditi;
    • nella misura del 26% per gli altri appartamenti;
  • non optare per la cedolare secca e, quindi, essere assoggettato a tassazione ordinaria Irpef.

Se invece deve locare da 5 appartamenti in su, il privato deve dotarsi di partita Iva e, pertanto, l’opzione della cedolare secca gli è preclusa.

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