Accertamento, riscossione e contenzioso

16 Marzo 2024

Studio di settore per lo scostamento superiore al 10%

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 4.03.2024, n. 5719, si è pronunciata su un accertamento fondato sullo studio di settore, incapsulando la gravità dello scostamento tra la risultanza statistica e i ricavi contabili in una predefinita percentuale del 10%.

Così testualmente la Cassazione: “La grave incongruenza……può in ogni caso riguardare scostamenti che eccedano, secondo la giurisprudenza di questa Corte, il 10%” (Cass., Sez. V, sent. 21.04.2021, n. 10503). A tale proposito e nella prospettiva che tali metodologie accertative potrebbero venire reintrodotte con l’uso dell’intelligenza artificiale, si ritiene di dover rappresentare taluni scrutini sull’impiego della ricostruzione standardizzata dei redditi.

Preliminarmente va ritenuto che nel caso si faccia dipartire lo scostamento dal ricavo puntuale, si omette di considerare che per la scienza statistica tale valore si ricongiunge al ricavo minimo dell’intervallo di confidenza con la medesima verosimiglianza in ordine alla rivelazione del ricavo congruo.

In dottrina (Massimiliano Giorgi,“L’accertamento basato su studi di settore: Obbligo di motivazione ed onere della prova” in Rass. Trib. n. 3/2001) si sottolinea come l’intervallo di confidenza costituisca, secondo i canoni statistici della cosiddetta campana di Gauss, un metodo di misurazione che ricongiunge tutti i possibili valori che hanno la medesima probabilità di manifestarsi.

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