Finanza e banche

23 Aprile 2020

Anticipi salvo buon fine

Fido smobilizzo crediti commerciali: implicazioni della formula Sbf, cosa è e come funziona.

Il fido per anticipi salvo buon fine, come l’anticipo su fatture, è una linea di fido tra le più utilizzate a breve termine, che permette all’azienda di incassare prima della naturale scadenza i crediti derivanti dalla propria attività commerciale. Nella maggior parte dei casi, le aziende incassano i crediti dai clienti tramite ricevuta bancaria (RI.BA.) o con bonifico bancario riferito alla fattura.

Anticipo effetti al salvo buon fine – Un cliente acquista merce per 20.000 euro, con pagamento a 60 giorni, tramite ricevuta bancaria; l’azienda porta questa ricevuta alla banca; la banca anticipa il pagamento, ossia versa subito sul conto 20.000 euro.

Quando, dopo 60 giorni, il cliente pagherà la ricevuta bancaria, i 20.000 euro serviranno per estinguere il debito con la banca: resteranno da pagare solo gli interessi a debito fino a quella data.

Per questo tali operazioni sono dette “auto liquidanti”, perché il rimborso del prestito non viene fatto direttamente ma dal ricavo di crediti da clienti, e per questo motivo sono linee di credito molto gradite dalla banca. Facendo così l’azienda avrà potuto utilizzare prima i 20.000 euro, magari per pagare un fornitore o gli stipendi degli operai o qualsiasi altra necessità.

Per portafoglio effetti, nel linguaggio bancario, in teoria si intendono sia le cambiali, che le cambiali tratte, sia le ricevute bancarie. Anche se, nella pratica, già da molto tempo, vengono utilizzate solo le RI.BA.

Salvo Buon Fine – Salvo buon fine vuol dire “con rivalsa”: se alla scadenza il cliente non paga la ricevuta, che ritorna insoluta, la banca provvederà a recuperare le somme dal conto corrente dell’azienda.

Ma come si concretizza l’anticipo? Sono due i metodi più utilizzati.

Nel primo, la banca utilizza un conto di servizio chiamato “conto anticipi”, dove vengono appoggiate le ricevute bancarie, e dal conto anticipi trasferisce il controvalore sul conto dell’azienda.

Nel secondo metodo, il migliore, la banca non utilizza un conto anticipi ma registra il controvalore delle RI.BA direttamente sul conto corrente ordinario dell’azienda (registra non vuol dire che versa: tiene presente che l’azienda ha portato 100.000 euro di portafoglio di ricevute bancarie al Sbf) e si pagano gli interessi solo se si utilizza e per l’importo che si utilizza.

Così sul conto corrente ordinario, dopo aver speso quello che ha sul conto, l’azienda potrà spendere fino all’importo degli effetti presentati (nell’esempio, fino a 100.000 euro), pagando il tasso di interesse previsto per gli anticipi Sbf; se poi va oltre, pagherà il tasso riferito al fido di conto corrente.

Punti di attenzione sull’operatività del fido per anticipi Sbf – La banca anticipa, normalmente, il 100% dell’importo degli effetti presentati, ma se tra gli effetti presentati alla banca figurano i nominativi di clienti che in precedenza non hanno pagato, e quindi gli effetti sono ritornati insoluti, la banca può decidere di non anticiparli .

Costi del fido per anticipi effetti Sbf – Il tasso debitore (tasso fido), mediamente su questa linea di fido è inferiore di 3/4 punti percentuali rispetto al tasso debitore che la banca applica sul fido di apertura di credito in conto corrente. Oltre il tasso a debito, se viene utilizzato il fido, ci sono anche altre spese che possono incidere in maniera sensibile sui costi complessivi.

Commissioni a distinta: è la somma che percepisce la banca su ogni distinta di effetti presentati al sistema Sbf, a prescindere dal numero degli effetti.

Commissioni unitarie per effetto: è la somma che percepisce la banca per ogni effetto presentato al sistema Sbf.

Commissioni di insoluto: è la somma che percepisce la banca per ogni effetto che ritorna impagato, quindi, oltre ad addebitare sul conto l’importo dell’effetto, addebita anche questa spesa.

Infine sul fido c’è da pagare la commissione sul fido accordato che, per legge, non può superare lo 0,50% trimestrale.

Per la presentazione di ricevute bancarie al sistema Sbf è indispensabile operare tramite home banking, perché le differenze di costi sono notevoli.

C.F e P.IVA: 01392340202 · Reg.Imp. di Mantova: n. 01392340202 · Capitale sociale € 210.400 i.v. · Codice destinatario: M5UXCR1

© 2024 Tutti i diritti riservati · Centro Studi Castelli Srl · Privacy · Cookie · Credits